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La casa in montagna dei Lupi Italiani

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Vivere in campagna - /fattoria/ Lupo Lucio 11/07/2020 (Sat) 22:25:59 Id: c143e5 No. 12372
C'è qualche Lupo Tradizionale, tra voialtri? Ho ereditato per maniera indiretta una piccola proprietà in provincia di e sto ponderando l'idea di abbandonare tutto della mia vita da cittadino deficiente e trasferirmi in un loco ameno per fare il villico, almeno per un paio di anni. Ho già qualche amico dei mie parenti defunti che si è detto disposto a darmi una mano, ma per il resto ne so veramente poco. È una buona idea quella di tentarci?
Ti posso solo dire questo: se vuoi avere un qualunque animale "da fattoria" (tipo dei polli), devi andare da chi è responsabile e dire che ce l'hai e pagare (non so se mensilmente o con cadenza diversa) il permesso; similmente se vuoi farti tipo un capanno dove mettere attrezzi o che altro, devi fare tutta la tiritera burocratica per poterlo mettere su legalmente. Credo ci siano altre cose da considerare, ma se l'appezzamento è piccolo (in senso relativo) e lo coltivi solo per uso personale, non dovrebbero esserci altre magagne a parte quelle inerenti all'avere a che fare con delle piante. O almeno non mi sembra che noi (nel senso la mia famiglia e il terreno che abbiamo) dobbiamo fare cose particolari, a meno che mio padre non me le stia tenendo nascoste. Ovviamente non sto tenendo in considerazione le conseguenze di possedere un terreno dal punto di vista di tasse e quant'altro.
Sto facendo più o meno il tuo stesso percorso, ti sconsiglio gli animali perché vanno accuditi SEMPRE. Per il resto molto dipende dal tipo di azienda che hai in mente, se vuoi mettere una cultura e via o se vuoi fare una produzione varia da vendere direttamente tipo le fattorie urbane che vanno di moda ultimamente ma preparati a una buona dose di burocrazia: c'è il patentino con il corso annuale anche per i fitofarmaci, tanto per capirci. Se il terreno è piccolo e lo coltivi per te puoi pure non fare niente di scartoffie ma spese meccaniche per mezzi e riparazioni aspettatele comunque.
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>>12372 Lupo...Un'altra Rita cosi e ti compro 2 capre.
>>12391 Ho di meglio x☕ Tra parentesi, son tutte qui >>134 e sulla (s)booru
>>12375 Non avevo intenzione di tenerci animali, perchè se poi mi muoiono mi affeziono troppo, a parte magari un cane per la compagnia... Sì sono ancora un po' spaesato dalle spese economiche e dalle tasse da pagarvi, ma il terreno è abbastanza piccolo e di sicuro ho qualche appoggio qui e lì nel BORGO. Grazie. >>12377 >Sto facendo più o meno il tuo stesso percorso, ti sconsiglio gli animali perché vanno accuditi SEMPRE. Esperienze? Vorrei arrivare all'indipendenza, o almeno alla interdipendenza con altri villici. >burocrazia eccerto mica uno può far crescere l'erba senza che il Divino Stato non ci debba mangiare sopra, brutti figli di buona donna
>>12397 >mica uno può far crescere l'erba senza che il Divino Stato non ci debba mangiare sopra Ricordati sempre Lupo: appropriati dei mezzi di produzione.
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>>12395 link booru?
>>12397 L'indipendenza arriva prima di quanto pensi il problema invece è che ad un certo punto capisci che il bisogno di indipendenza è una nicchia di mercato vuota e cominci a considerare di metter su un'azienda che fornisca le basi per diventare indipendenti agli altri.
>>12409 Letteralmente nella prima risposta di >>134 "Archivio delle immagini: https://ourobooru.booru.org/ (cercate /ita/)"
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>>12431 perdona sono ritardato
>>12372 Guarda che lavorare nei campi è bello che pesante, mettici le spese e la perenne paura di vedere il tuo raccolto abbattuto dal clima pazzerello e insomma non è che stai tanto coperto...
Questo assunto mi ha sempre generato un po' di curiosita. Sono nato e cresciuto in grandi citta e vorrei sapere come'e' la vita' in quei comuni in cui ci sono malamente 20 mila anime vive (insieme al bestiame).
>>12546 Ho un nonno che vive esattamente in un posto del genere, lui a 80+ anni riesce ancora a fare le scale ed è sempre col sorriso sulle labbra mentre io non riesco neanche a farmi una sega per quanto sia stanco certi giorni, quindi
>>12546 Nel mio comune ce ne sono un po' più di 10mila di anime (comprese le frazioni) e a dirti il vero di zone di campagna è rimasto poco o nulla. Ora come ora l'economia locale si basa sull'andare in conceria; un tempo c'erano pure i calzaturifici direttamente in paese, ma ora sono tutti morti e sepolti. Che poi dire economia locale è un'iperbole: gli unici negozi esistenti sono le pizzerie, i parrucchieri, tipo due negozi di vestiti (da donna o per bambini) e i bar/pasticcerie. Tutto il resto non esiste e anche per gli alimentari devi andare fuori dal comune (il capoluogo, dove abito io, sta proprio sul confine.) Ma intanto continuano a costruire case, nel mentre che su quelle esistenti compaiono cartelli "vendesi". Il centro storico, che dalla fondazione a ora era il fulcro del paese, è un posto fantasma, con tutte le saracinesche chiuse e le uniche persone che trovi per strada sono gli africani e i loro figli (manco gli albanesi trovi.) Dopo la premessa sulle condizioni del paese in cui abito, le differenze tra un paese di periferia/campagna e le grandi città sono talmente grandi che è difficile avere a che fare con l'altra realtà anche a distanza di tempo. Io che ho sempre vissuto in campagna, quando ho iniziato a frequentare una grande città ("grande" in senso relativo: è capoluogo di provincia ma in confronto ad altri nella stessa regione è abbastanza piccola) per motivi di studio, mi sono trovato assolutamente spaesato. Le strade tutte intricate, il traffico, le distanze tra un posto e l'altro... non sono cose per uno che è cresciuto in un posto non tanto esteso e essenzialmente sviluppato come una griglia, anche nelle zone nuove. Non ho esperienze con cittadini che si sono mossi in periferia, ma vedendo alcuni comportamenti posso immaginare che i ritmi molto più lenti (e il fatto che per certe cose devi comunque andare in città) possano causare difficoltà.
>>12564 A parte la lavorazione del cuoio la vosa descrive abbastanza bene dove vivo
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>>12564 >Che poi dire economia locale è un'iperbole: gli unici negozi esistenti sono le pizzerie, i parrucchieri, tipo due negozi di vestiti (da donna o per bambini) e i bar/pasticcerie. Triste ma vero, ormai i paesini sono solo dei centri assistenza per anziani all'aperto.


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